Nulla dura,
nulla è finito,
nulla è perfetto.
Difficile definire il concetto del WABI-SABI semplificandolo in poche parole. La cosa certa per me , è che ne sono assolutamente ammaliata. L’ho studiato a fondo, ve ne ho parlato anche in un post precedente ed ho cercato di fare mia questa filosofia che,in realtà , un pò mi appartiene, mi identifica, mi fa vedere le cose da altre angolazioni ma soprattutto mi permette di cogliere il bello in ogni cosa.
Wabi-sabi costituisce una visione, per lo più estetica, del mondo giapponese. Il concetto di base si fonda sulla transitorietà delle cose, sulla bellezza imperfetta, impermanente e incompleta di esse. Si tratta di una visione che deriva dalla dottrina buddhista.
Le parole WABI e SABI non hanno una traduzione letterale ma esprimono un’idea precisa che nell’arco dei secoli è andata mutando fino ad esprimere oggi due concetti chiari:
– WABI rappresenta la semplicità rustica, la freschezza,il silenzio, l’eleganza non ostentata e può essere applicato sia ad oggetti naturali che artificiali. Può anche riferirsi a stranezze o difetti che si sono generati nel processo di costruzione dell’oggetto e sono proprio questi stessi difetti che conferiscono all’oggetto unicità ed eleganza
– SABI , invece. è la bellezza o la serenità che accompagna l’avanzare dell’età, quando la vita degli oggetti e la sua impermanenza sono evidenziati dalla patina e dall’usura o da eventuali visibili riparazioni.
Nonostante entrambe le parole suggeriscano sentimenti di desolazione e solitudine, secondo la visione buddista del mondo prendono una connotazione positiva perché rappresentano la liberazione dal mondo materiale e l’avvio ad una vita più semplice.
Enjoy little things è uno dei tanti modi per apprezzare ogni istante, ogni impercettibile cambiamento che passo dopo passo segnano il processo di crescita in ognuno di noi e formano quello che siamo.
Il wabi-sabi parla di cose concrete, di oggetti, di ciò che ci circonda, di ciò che ci da gioia e che in qualche modo parla di noi.
Questo è il motivo per cui ho deciso di allineare anche la mia arte a questa filosofia.
Nel mio calendario 2018 il wabi-sabi si univa allo stile scandinavo per dare vita qualcosa di unico, semplice, essenziale.
Ogni giorno nei miei disegni cerco di raccontare la “mia ” storia con colori, forme, espressioni , linee e tratti che esprimano un concetto apparentemente difficile ma che, proprio per la sua essenzialità, banalmente, risulta più immediato da fissare su carta o tela.
Ogni giorno cerco di migliorarmi; di raccontare in modo alternativo la quotidianità, le piccole cose, i piccoli grandi gesti.
Cerco di allenarmi ad osservare in modo diverso e cogliere ogni sfumatura, ogni linea, ogni sensazione per vivere ogni emozione in modo costruttivo.
Sogno di trasmettere a chi mi sta accanto questi piccoli grandi traguardi, perché sono fermamente convinta che ognuno dipinge il quadro della propria vita con i colori delle proprie scelte.
Ho scelto questo disegno per raccontarvi la mia idea di wabi-sabi, perché racchiude in poche forme e colori, ciò che per me rappresenta l’essenza di questo concetto. Essenza che potremmo “listare “ ma che , se vi va , farei in un prossimo post.
XOXOXO