Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un’ ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9.00. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un’ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L’anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi raccontò che era affetta da tempo dall’Alzheimer. Gli chiesi se per caso la moglie si preoccupasse nel caso facesse un po’ tardi. Lui mi rispose che lei non lo riconosceva già da 5 anni. Ne fui sorpreso e gli chiesi:"e va ancora ogni mattina a trovarla anche se non sa chi è lei"? L’uomo sorrise e mi batté la mano sulla spalla dicendo: "Lei non sa chi sono, ma io so ancora perfettamente chi è lei"! Dovetti trattenere le lacrime… Avevo la pelle d’oca e pensai :"questo è il genere di amore che voglio nella mia vita". Il vero amore non è né fisico né romantico. Il vero amore è l’accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. Buon inizio di settimana a tutte !
10 Comments
ciao simo, grazie per aver condiviso questa dolce storia con noi… buon inizio di settimana!!! ♥
30 Gennaio 2012 at 7:57Bellissima storia, cchi non sognerebbe un amore così!
30 Gennaio 2012 at 13:01Buona settimana anche a te!
Saresti così gentile da dirmi da dove è tratto questo brano? grazie cara. per averci scaldato il cuore!
30 Gennaio 2012 at 13:21Una storia che tìstringe il cuore e inumidisce gli occhi! Bellissima…
30 Gennaio 2012 at 14:08Mary
emozionante!!! fa riflettere!!!
30 Gennaio 2012 at 14:14Grazie!
So di cosa stai parlando…mio suocero aveva questo male che ti spoglia di ogni felicità…mia suocera l'ha accudito fino all'ultimo…il suo grande uomo era tornato bambino…e per questo aveva ancora più bisogno d'amore.
30 Gennaio 2012 at 15:21Un abbraccio
Barbara
mia mamma, stessa malattia, non mi riconosceva, ma io andavo a trovarla lo stesso…
30 Gennaio 2012 at 17:23mi sembrava assurdo,ma ora che non c'è più….. quanto è vera l'ultima frase….
Che bella storia ma per tanti purtroppo è la quotidianità.Ci si lamenta sempre di ogni cosa anche la più inutile ma il vero amore è questo e pochi lo provano sopratutto i giovani di oggi.
30 Gennaio 2012 at 18:14Ciao
Questo racconto mi ha portato indietro di qualche mese. Nella casa di cura dov'era mia madre storie simili ti scorrevano davanti agli occhi tutti i giorni. mi ricordo di un Signore di 92 anni che veniva a pranzare tutti i giorni con la moglie, lui sempre impeccabile in abito e cravatta anche il mese di agosto, solo le pantofole di lana cotta e l'andatura incerta tradivano la sua vera età. E tutti i giorni veniva per aiutare la moglie a mangiare…. un cucchiaio per lei e un cucchiaio per se…….
31 Gennaio 2012 at 5:01Baci, Philo
Grazie. E' utile ricordare quali sono le poche cose davvero importanti, corriamo sempre così tanto che a volte ce ne dimentichiamo.
Ciao
Monica
P.S.: anche a me farebbe piacere sapere da dove è tratto il brano.
31 Gennaio 2012 at 6:39