言葉 Kotoba = Parola

8 Aprile 2020

Queste giornate mi stanno regalando una nuova visione del tempo. Mi stanno forzatamente obbligando a modificare la mia routine quotidiana, a creare nuove abitudine, a eliminarne altre, a concentrarmi su ciò che davvero conta per me e per chi mi sta attorno.

Superata la fase iniziale della pulizia profonda di ogni angolo di casa, anche il più remoto; passata la fase, peraltro per me già iniziata tempo fa del decluttering ( ho eliminato qualsiasi cosa non mi “regalasse più gioia” e credetemi ho eliminato tante tante cose); modificato spazi e ri disegnato angoli piccoli o grandi per dare nuovi volumi e diversa prospettiva all’ambiente che mi circonda , ho avuto tanto, tanto tempo per decidere come occupare il tempo che all’improvviso sembrava amplificato.

Mi sono finalmente decisa a riprendere in mano alcuni corsi che avevo abbandonato, ho dedicato tempo al mio benessere fisico e mentale iscrivendomi ad un corso online di yoga e meditazione ( cosa che avrei voluto fare da tanto ), ho aumentato il tempo che dedico allo studio della lingua giapponese, sto provando nuove ricette cimentandomi anche nei lievitati ( da me tanto temuti) e ovviamente mi sono dedicata ai miei acquarelli e all’esplorazione di nuove forme, linee e soprattutto colori.

Ma non era di questo che volevo parlarvi.

Vi ho accennato allo studio della lingua giapponese che è arrivato per me ad un punto cruciale : lo studio dei Kanji gli ideogrammi cinesi adottati nella lingua giapponese intorno al V secolo d.C.

I kanji sono per me tanto difficili quanto affascinanti perchè ritengo racchiudano in sè il significato intrinseco della cultura giapponese e rivelano in piccoli tratti un mondo fatto di gentilezza, attenzione per gli altri , amore per la natura, insomma il cuore dei giapponesi e della loro lussureggiante cultura.

I kanji sono disegni, collage di elementi presi dal mondo vegetale, minerale e animale, da un tempo di uomini e dèi che, con tono perentorio, decisero la disposizione delle cose, definirono la loro natura, la fecero disegno e infine scrittura. [da WA di Laura Imai Messina]

Ho deciso così di raccontare nel mio blog i kanji, queste microstorie in piccoli tratti. Sceglierò quelli che più mi affascinano per condividere, con chi mi segue, il profondo significato di termini che straripano di poesia e direzionano l’attenzione sulle tante sfumature di quanto, sommariamente, ci limitiamo a chiamare “natura “.

Il primo termine che ho scelto è KOTOBA = PAROLA

言葉

Mettere in parola è < fare del dire una foglia , un albero che cresca gemmando rami e accompagnando dove un fiore, dove un frutto, o un’altra foglia ancora. E’ un’immagine poeticamente evocata dagli ideogrammi di KOTOBA 言葉 , parola, che vuole che il primo carattere intenda il <dire > mentre il secondo kanji rappresenti cose piane, sottili, petali o foglie.

La visione di un arbusto che si sviluppa ponderoso in altezza e abbia fronde rigogliose e brillanti è una splendida metafora del linguaggio.

[da WA di Laura Imai Messina]


xoxoxo

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2 Comments

  • Micol

    La lingua è forse lo specchio più completo di una cultura di un popolo…

    8 Aprile 2020 at 15:00 Reply
    • Simona Anghileri

      Concordo !

      9 Aprile 2020 at 10:56 Reply

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